Guida alla Biennale Architettura 2025: Cosa Vedere e Quando

Biennale Architettura 2025: Intelligenze in Dialogo tra Futuro, Natura e Memoria

La 19ª Mostra Internazionale di Architettura di Venezia, intitolata Intelligens. Natural. Artificial. Collective. e curata dall’architetto e ingegnere Carlo Ratti, si distingue

come una delle edizioni più dense e accessibili degli ultimi anni.

Facciata del Padiglione Centrale alla Biennale Architettura 2025 di Venezia
Ingresso del Padiglione Centrale ai Giardini: cuore della Biennale Architettura 2025.

Aperta dal 10 maggio al 23 novembre 2025, si sviluppa tra l’Arsenale, i Giardini e numerosi spazi cittadini.

Ratti propone un laboratorio globale e interdisciplinare, coinvolgendo oltre 750 partecipanti – tra cui architetti, climatologi, programmatori, agricoltori e filosofi – per

immaginare un futuro dell’architettura capace di integrare le diverse forme di intelligenza: naturale, artificiale e collettiva.

Date, Orari, Biglietti e Informazioni Utili

Sedi Espositive

  • Giardini della Biennale: ospita i padiglioni nazionali permanenti e mostre tematiche.
  • Arsenale di Venezia: sede delle installazioni principali e delle mostre collettive.
  • Altri luoghi in città: eventi collaterali e installazioni diffuse in vari spazi di Venezia.

Orari di Apertura

  • 10 maggio – 28 settembre: dalle 11:00 alle 19:00 (ultimo ingresso alle 18:45).
  • 30 settembre – 23 novembre: dalle 10:00 alle 18:00 (ultimo ingresso alle 17:45).
  • Chiuso il lunedì, eccetto il 12 maggio e il 17 novembre.

Tipologie di Biglietti e Costi

  • Biglietto Singolo: valido per un solo ingresso a ciascuna sede (Giardini e Arsenale).
  • Intero: €25.
  • Ridotto: €20 (over 65, residenti nel Comune di Venezia con documento di identità).
  • Studenti/Under 26: €16.
  • Biglietto Pluringresso 3 Giorni: valido per ingressi multipli in entrambe le sedi per 3 giorni consecutivi.
  • Intero: €35.
  • Visite Guidate: disponibili su prenotazione, con costi variabili in base al tipo di visita e al numero di partecipanti.

Dove Acquistare i Biglietti

  • Presso le biglietterie: ai Giardini e all'Arsenale durante gli orari di apertura.

Consigli Utili

  • Durata della Visita: si consiglia di dedicare almeno 3 ore per ciascuna sede espositiva.
  • Prenotazione Visite Guidate: per un'esperienza più approfondita, è possibile prenotare visite guidate condotte da esperti.
  • Accessibilità: le sedi espositive sono accessibili a persone con disabilità; per esigenze specifiche, contattare l'organizzazione in anticipo.

Tra installazioni immersive e AI riassuntive

L’allestimento si apre con la sezione Natural Intelligence, in cui si sperimentano fisicamente gli effetti del cambiamento climatico.

Si prosegue poi tra provocazioni tecnologiche – come il reattore nucleare di Newcleo progettato da Pininfarina – e suggestioni poetiche, come l’installazione sonora di

Jean-Michel Jarre.

Le informazioni sono semplificate da riassunti generati con intelligenza artificiale, offrendo un’esperienza personalizzabile tra fruizione veloce e immersione totale.

I padiglioni nazionali più affascinanti

  • Padiglione Vaticano – Opera Aperta: uno spazio-cantiere che invita il pubblico a contribuire attivamente alla rigenerazione di Santa Maria Ausiliatrice. Tra le esperienze più coinvolgenti, una sala prove aperta ai giovani musicisti e una mensa comunitaria, simbolo di accoglienza e coesione sociale.
  • Padiglione Italia – Terrae Aquae: un omaggio all'intelligenza del mare con installazioni multisensoriali, fotografie storiche e un suono continuo e ipnotico. L’esperienza culmina in una rampa panoramica, ideata da Guendalina Salimei, che offre una prospettiva inedita sull’intera struttura.

Installazione immersiva nel Padiglione Italia alla Biennale di Venezia 2025
Il Padiglione Italia celebra l'intelligenza del mare con una scenografia multisensoriale.

  • Padiglione Regno Unito: Geology of Britannic Repair riflette sul post-colonialismo e la riparazione ambientale in collaborazione con il Kenya. Gli allestimenti giocano con materiali del territorio e forme organiche, diventando tra i più condivisi e fotografati della mostra.

Installazione del Padiglione Regno Unito alla Biennale Architettura 2025
Geology of Britannic Repair: il Regno Unito indaga la riparazione ambientale e postcoloniale.

  • Padiglione Giappone – In-Between: una riflessione zen sull’equilibrio tra uomo e natura attraverso il concetto di "ma" (lo spazio tra le cose). L’intero percorso si snoda tra luci soffuse, materiali naturali e installazioni tattili che evocano armonia e contemplazione.

Interno concettuale del Padiglione Giappone alla Biennale 2025 con proiezioni visive
Il Padiglione Giappone indaga l'equilibrio tra naturale e artificiale attraverso spazi di transizione.

  • Padiglione USA – Porch: un’esplorazione sulla generosità spaziale dei porticati americani, con modellini interattivi che stimolano la partecipazione del pubblico. Un invito a rileggere l’architettura domestica come forma di apertura e dialogo sociale.

Facciata del Padiglione USA con porticato in legno durante la Biennale Architettura 2025
Porch: il Padiglione USA rilegge il portico come spazio di dialogo e generosità architettonica.

L’espansione extraeuropea: le nuove partecipazioni

L’edizione 2025 si apre a nuovi orizzonti con il debutto di quattro nazioni, ciascuna con una proposta fortemente identitaria e connessa al proprio contesto socio-culturale:

  • Azerbaigian: Equilibrium, un viaggio nella rigenerazione urbana con il caso della Città Bianca di Baku, trasformazione sostenibile di un’ex area industriale petrolifera. Il padiglione fonde arte, storia e urbanistica, offrendo un modello replicabile di sviluppo sostenibile.

Padiglione Azerbaigian alla Biennale Architettura 2025 con plastico della moschea di Zangilan
Il Padiglione Azerbaigian esplora la rigenerazione urbana con il progetto Equilibrium.

  • Qatar: Beyti Beytak, riflessione sull’ospitalità come valore etico e civile, attraverso architetture leggere ispirate alle tecniche vernacolari. L’esposizione, articolata tra i Giardini e Palazzo Franchetti, ospita oltre trenta progettisti da Medio Oriente e Sud Asia.

Struttura in bambù del Padiglione Qatar alla Biennale Architettura 2025
Beyti Beytak: il Padiglione Qatar riflette sull’ospitalità e l’architettura vernacolare.

  • Togo: Considering Togo’s Architectural Heritage, un viaggio nella memoria architettonica post-coloniale, tra costruzioni in terra cruda e modernismo tropicale. Il padiglione propone un futuro che non rinneghi ma valorizzi il passato.
  • Oman: Traces, ispirato al concetto di Sablah, spazio comunitario aperto che si fa metafora architettonica di dialogo e coesione. Le installazioni richiamano forme tradizionali reinterpretate in chiave contemporanea, tra cultura e sostenibilità.

Top e Flop dell’edizione secondo la critica

Top

  • Il rilancio infrastrutturale reso possibile dal PNRR, con oltre 160 milioni di euro investiti in nuovi spazi e restauri, tra cui il futuro Centro Internazionale di Ricerca sulle Arti Contemporanee.
  • L’arrivo di nuove istituzioni culturali a Venezia, come la Nicoletta Fiorucci Foundation e SMAC San Marco Art Centre, che arricchiscono il tessuto espositivo cittadino con mostre di altissimo livello.
  • Il Padiglione del Regno del Bahrain, vincitore del Leone d'Oro per la Miglior Partecipazione Nazionale, affronta il tema del calore estremo con soluzioni architettoniche sostenibili ispirate alla tradizione vernacolare, dimostrando come l’architettura possa rispondere alla crisi climatica in modo innovativo e culturale.

Flop

  • La frammentazione curatoriale di alcune partecipazioni nazionali, che risultano poco leggibili o eccessivamente autoreferenziali.
  • La dispersione di eventi e installazioni in luoghi difficili da raggiungere, che rende l’esperienza meno accessibile al pubblico generalista.

Da non perdere a Venezia

Oltre alla Biennale Architettura, la città di Venezia offre in questa stagione una costellazione di eventi e installazioni che meritano la visita:

  • Fondazione Prada – Mostra su mappe e infografiche: un’esposizione raffinata che unisce arte e scienza, con un’estetica curata e contenuti profondi.

Installazione espositiva della Fondazione Prada durante la Biennale 2025
Le mostre satellite alla Fondazione Prada ampliano lo sguardo tra arte, architettura e infografica.

  • Campo Santa Maria Formosa – Leoni e leonesse di Davide Rivalta: sculture monumentali in metallo che dialogano con lo spazio urbano e attirano visitatori da tutto il mondo.

Scultura monumentale di un leone in metallo a Venezia dell'artista Davide Rivalta
Una delle opere urbane più iconiche di questa edizione: il leone di Davide Rivalta a Santa Maria Formosa.

  • Fondazione Querini Stampalia: con la nuova direzione di Cristiana Collu, ospita mostre, incontri e un rinnovato bookshop disegnato da Martí Guixé.
  • SMAC San Marco Art Centre: debutta con due mostre d'impatto internazionale e si afferma subito come nuovo polo culturale veneziano.
  • Nicoletta Fiorucci Foundation – Dorsoduro: nuova sede per progetti innovativi, con una programmazione che arricchisce il panorama contemporaneo della Laguna.

Una Venezia che si trasforma in palcoscenico diffuso dell'arte, dove ogni angolo racconta un pezzo del nostro futuro.

La Biennale Architettura 2025 si configura come una piattaforma corale e ambiziosa che guarda al futuro senza dimenticare le radici.

Un invito a progettare con consapevolezza, ascoltando le molteplici voci del mondo e costruendo alleanze tra passato, presente e futuro.

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E noi ci vediamo alla prossima!

Team Amei

Lucia Spelli

16.5.2025