UNA STORIA STRAORDINARIA. ROMANZO DI DIEGO GALDINO intervista e recensione

Qualche settimana fà abbiamo avuto il grande piacere di conoscere Diego Galdino per realizzare un'intervista/ recensione sul suo nuovo romanzo "Una storia straordinaria".

Una chiacchierata e qualche email dopo eccoci qua a farvi conoscere un bravissimo scrittore ed un uomo gentile e divertente, la sua simpatia è un' indubbia eredità datagli dalle sue origini "romanacce", infatti Diego nasce a Roma nel 1971 e tutt'ora vive lì.

Ogni mattina si alza mentre la città dorme ancora, per aprire il suo bar dove tutti i giorni saluta i clienti con i caffè più fantasiosi della città.

Autore di successo internazionale, è tradotto nei paesi di lingua spagnola, in Polonia, Bulgaria, nei paesi di lingua tedesca, e in Serbia.

Ha esordito con il romanzo "Il primo caffè del mattino" che ha avuto un successo internazionale e di cui sono stati venduti anche i diritti cinematografici in Germania.

Successivamente si è confermato uno scrittore di successo con i romanzi "Mi arrivi come un sogno", "Vorrei che l'amore avesse i tuoi occhi", "Ti vedo per la prima volta" e "L'ultimo caffè della sera", tutti pubblicati con Sperling & Kupfer, mentre il romanzo "Bosco bianco" è stato auto pubblicato per una scelta di cuore.

Con "Una storia straordinaria" l'autore fa il suo ingresso nel catalogo Leggereditore.

Ma andiamo a conoscere meglio Diego e il suo nuovo libro "Una storia straordinaria"...

-credit by ufficio stampa Diego Galdino-

Sei uno scrittore di successo e padre di un romanzo che è diventato sceneggiatura per un film.

Il primo caffè del mattino è arrivato sotto gli occhi di uno dei più importanti produttori cinematografici e televisivi europei grazie ad una ragazza che aveva letto l'edizione in lingua tedesca del libro e che mi è venuta a trovare al Bar durante una sua vacanza romana per farsi autografare la sua copia, farsi una foto insieme a me e soprattutto farsi preparare il caffè dal protagonista della storia che aveva tanto amato.
Quella ragazza era una carissima amica della sceneggiatrice Sandra Buchta che a sua volta era amica dello sceneggiatore italiano Paolo Girelli.
Tutto è partito da un primo caffè del mattino com'è giusto che fosse. Di sicuro il fatto che il romanzo fosse stato un best seller anche nei paesi di lingua tedesca ha contribuito ad incuriosire il produttore e a far sì che decidesse di farne un film. Ma è ancora presto per parlare di date.

Raccontaci come è nata la tua passione per la scrittura.


Ho iniziato a scrivere molto tardi, ma poi non ho più smesso. Per me la prima storia che ho scritto resta indimenticabile perché è nata in un modo particolare e per merito di una ragazza a cui sono stato molto legato...
Un bel giorno mi mise in mano un libro e mi disse: «Tieni, questo è il mio romanzo preferito, lo so, forse è un genere che piace più alle donne, ma sono certa che lo apprezzerai, conoscendo il tuo animo sensibile». Il titolo del romanzo era "Ritorno a casa" di Rosamunde Pilcher, e la ragazza aveva pienamente ragione: quel libro mi conquistò a tal punto che nelle settimane a seguire lessi l’opera omnia dell’autrice. Il mio preferito era "I cercatori di conchiglie".
Scoprii che il sogno più grande di questa ragazza di cui ero perdutamente innamorato era quello di vedere di persona i posti meravigliosi in cui la Pilcher ambientava le sue storie, ma questo non era possibile perché un grave problema fisico le impediva gli spostamenti lunghi. Così, senza pensarci due volte, le proposi: «Andrò io per te, e i miei occhi saranno i tuoi. Farò un sacco di foto e poi te le farò vedere».
Qualche giorno più tardi partii alla volta di Londra, con la benedizione della famiglia e la promessa di una camicia di forza al mio ritorno. Fu il viaggio più folle della mia vita e ancora oggi, quando ci ripenso, stento a credere di averlo fatto davvero. Due ore di aereo, sei ore di treno attraverso la Cornovaglia, un’ora di corriera per raggiungere Penzance, una delle ultime cittadine d’Inghilterra, e le mitiche scogliere di Land’s End.
Decine di foto al mare, al cielo, alle verdi scogliere, al muschio sulle rocce, al vento, al tramonto, per poi all’alba del giorno dopo riprendere il treno e fare il viaggio a ritroso insieme ai pendolari di tutti i santi d’Inghilterra che andavano a lavorare a Londra. Un giorno soltanto, ma uno di quei giorni che ti cambiano la vita.
Tornato a Roma, lasciai come promesso i miei occhi, i miei ricordi, le mie emozioni a quella ragazza e forse le avrei lasciato anche il mio cuore, se lei non si fosse trasferita con la famiglia in un’altra città a causa dei suoi problemi di salute.
Non c’incontrammo mai più, ma era lei che mi aveva ispirato quel viaggio e in fin dei conti tutto ciò che letterariamente mi è successo in seguito si può ricondurre alla scintilla che lei aveva acceso in me, la voglia di scrivere una storia d’amore che a differenza della nostra finisse bene e poi non ho più smesso fino ad arrivare a Il primo caffè del mattino...

-credit by ufficio stampa Diego Galdino-

Nel tuo stile di scrittura e nei tuoi romanzi fai riferimento a qualche autore o artista dal quale prendi ispirazione?

Essere considerato il Nicholas Sparks italiano è una bella responsabilità, stiamo parlando del più importante scrittore di romanzi d’amore al mondo e al momento i numeri e i film tratti dai suoi libri attestano che lui è di un altro pianeta, un maestro per chi come me si cimenta nel genere romantico. Di sicuro entrambi scriviamo storie che cercano di emozionare i lettori, facendo leva sul sentimento più bello ed importante. E poi sicuramente Jane Austen infatti Persuasione è il mio libro della vita.

Quali sono i tuoi tre libri e film preferiti?

Per quanto riguarda i libri "Persuasione" di Jane Austen, "Il conte di Montecristo" di Alexandre Dumas, "I pilastri della Terra" di Ken Follett. Invece i miei tre film preferiti: "Notting Hill", "Insonnia d'amore" e "Pretty woman".

Tu sei in primis Romano e poi barista. Cosa vuol dire per un autore di libri? Quanti "personaggi in cerca di autore" incontri o hai incontrato?

Per i miei romanzi dedicati al caffè essere un barista è stato fondamentale. Ma io mi sento più gratificato come scrittore quando posso lavorare solo di fantasia, infatti i romanzi che maggiormente mi rappresentano come autore sono quelli in cui non c'è il caffè e un bar. Una storia straordinaria ne è l'esempio più tangibile. È il mio romanzo perfetto. Una storia straordinaria sta a me come Il ciclone a Pieraccioni.

Parliamo della tua ultima pubblicazione "Una storia straordinaria " . Qual è il processo creativo dietro alla nascita di questo romanzo?

Questa storia è nata una mattina d'estate durante una passeggiata al Giardino degli aranci sull'Aventino con le mie figlie.  Seduto su una panchina ho chiuso gli occhi per qualche secondo, chiedendomi cosa avrei fatto se improvvisamente mi fosse stata tolta per sempre la possibilità di guardare le persone che amo, Roma, i film. Ho proiettato il dopo nella vita di Luca il protagonista della storia. Ho capito che avevo scritto una storia straordinaria, quando la Leggereditore dopo aver letto il libro ha deciso di lasciare il titolo invariato.


Luca e Silvia, i protagonisti del tuo romanzo "Una Storia Straordinaria" sembrano vittime di un fato "apparentemente " non troppo benevolo anche se poi qualcosa cambia. Credi nel fato/caso/provvidenza/karma? E nella predestinazione?

Credo molto nel destino e nel Karma. Se vuoi bene all'amore, se hai fede in lui è sicuro che la tua devozione alla fine sarà ricompensata. Come dico spesso... L'amore non è mai in ritardo si prende solo il suo tempo. Viceversa...Se ferisci l'amore, dall'amore sarai ferito...


E per concludere c'è stata nella tua vita una "storia straordinaria"?

Sicuramente la storia d'amore tra mio padre e mia madre. Una storia d'amore straordinaria vissuta tutta dietro al bancone del Bar iniziata da fidanzati e finita dopo cinquant'anni di matrimonio.

Ringraziamo Diego e il suo ufficio stampa per la disponibilità! ma andiamo a dare un'occhiata più da vicino a questo nuovo romanzo...

  • RECENSIONE "UNA STORIA STRAORDINARIA"

-credit by ufficio stampa Diego Galdino-

«Tutto ciò è assurdo. Al cinema quella sera mi hai dato un fazzolettino di carta. Come se il destino ti avesse voluto dare una nuova occasione per essere coraggioso. Sai cosa vuol dire questo?» questa breve citazione racchiude nel suo piccolo l'intento dell'autore di realizzare un romanzo che racconta sì d'amore, ma attraverso ingiustizie, coraggio e serendipità!

Capita che la vita talvolta ci presenti un conto alto da pagare e per superare dei momenti difficili, per trovare il coraggio di andare avanti nonostante tutto, è necessario prendere in considerazione il cambiare prospettiva.

Questo libro è spudoratamente "rosa", parlare d’amore senza cadere nel banale e nell'ovvio non è mai facile, a maggior ragione se lo si racconta in un romanzo volendone trasmettere al lettore tutta la miriade di sensazioni.

"Una storia straordinaria" non racconta solamente una storia d'amore che nasce. E' l'incontro tra le mille componenti di due esistenze fino a poco prima separate, o meglio, che fino ad allora si erano inconsapevolmente sfiorate.

"Una storia straordinaria" è un romanzo fatto di coincidenze, imprevisti; è la storia di due anime gemelle predestinate prima o poi a ricongiungersi.

E voi credete nel fato? nella serendipità? ed all'anima gemella? fatecelo sapere scrivendoci nell'apposita sezione commenti o sui nostri social instagram e facebook, non vediamo l'ora di leggervi!

trovate il link diretto per l'acquisto del libro QUI ed alla pagina instagram di Diego Galdino QUI !

...e noi ci vediamo alla prossima!




15.9.2020