Le mostre autunno 2025 Italia iniziano come una sala che si accende piano: luci basse, il fruscio dei cappotti, passi che si accordano al ritmo delle opere. In fondo, un quadro che pare respirare; sul lato, una foto che taglia il silenzio come una lama lucida. Non è una lista: è una passeggiata curata fra luoghi che parlano tra loro — Padova, Milano, Venezia — e ci chiamano ora, prima che la stagione si richiuda come un sipario.
La nostra mappa delle mostre autunno 2025 Italia si apre a Padova, dove “Modigliani, Picasso e le Voci della Modernità” promette un ingresso laterale nel Novecento: non la solita passerella di nomi, ma una partitura in sei sezioni che accosta cubismo (stravolgimento di forma e prospettiva) e art brut (arte spontanea, fuori dalle accademie), fino al “tubismo” di Léger (volumi cilindrici, energia meccanica). In cabina di regia la curatrice Jeanne-Bathilde Lacourt; sul leggio, 65 opere di 30 artisti dal LaM di Lille, dove una linea allungata di Modigliani respira accanto a un frammento di Picasso che ancora reinventa la grammatica dell’immagine. Tra i battiti più caldi: Moïse Kisling, Ragazzo dai capelli rossi, Nudo seduto con camicia, Maternità; e, in controcanto, voci che allargano il ventaglio della modernità — da Miró a Calder, fino alle traiettorie outsider dei naïf e dello spiritualismo visionario (Lesage, Victor Simon). Non è nostalgia: è la sensazione netta che la modernità stia ancora accadendo, qui e ora.
Qui la modernità si ascolta più che si guarda: Picasso e Braque fanno da metronomo, mentre il “tubismo” di Léger spinge la visione in avanti, come una macchina che prende giri; Modigliani è il respiro lungo che tiene il tempo umano. Sul fondo, l’art brut accende correnti sotterranee: un promemoria che l’arte, prima di essere scuola, è febbre.
Sede
Palazzo Zabarella – Fondazione Bano
Via degli Zabarella 14, 35121 Padova (centro storico)
Date
Dal 16 ottobre 2025 al 25 gennaio 2026
Orari di apertura
Domenica–giovedì 10:00–19:00 · Venerdì–sabato 10:00–20:00
Ultimo ingresso 45 minuti prima della chiusura · Chiuso 25 dicembre
Biglietti
Sito ufficiale mostra
Scheda e contenuti ufficiali — Palazzo Zabarella
Contatti
Tel. +39 049 8753100 · Info e prenotazioni sul sito ufficiale
Come arrivare
Tram SIR (fermate Ponti Romani / Tito Livio) · Bus urbani centrali · A piedi dalla stazione ~20 minuti.
L’aria è scura come velluto: appena entri, le immagini cominciano a muoversi a tempo. “This Will Not End Well” non si guarda, si attraversa. Le slideshow (sequenze fotografiche proiettate con suono) diventano stanze emotive; la retrospettiva più ampia mai riunita in un unico luogo costruisce un piccolo villaggio di padiglioni progettati dall’architetta Hala Wardé, ognuno risposto a un’opera, tutti insieme come una città interiore. A Milano arrivano anche due lavori recentissimi — You Never Did Anything Wrong (2024) e Stendhal Syndrome (2024) — e una nuova installazione sonora (opera immersiva che usa il suono nello spazio) firmata Soundwalk Collective come preludio all’attraversamento. Qui la fotografia è un presente che pulsa, un respiro collettivo che si fa ritmo.
“Ho sempre desiderato essere una filmmaker. I miei slideshow sono film composti da fotogrammi”, dice Nan Goldin: la frase basta a sciogliere la distinzione tra immagine e cinema, tra memoria e montaggio. Nelle Navate di HangarBicocca il corpus storico si allinea come un battito lungo: da The Ballad of Sexual Dependency a The Other Side, da Memory Lost a Sirens, fino a Sisters, Saints and Sibyls allestita nel Cubo, spazio alto più di venti metri dove l’opera recupera la sua forma originaria, con elementi scultorei visibili da una piattaforma sopraelevata. È un atlante di desideri e ferite, con la luce come unica frontiera.
La verità emotiva sta nel montaggio: musica e immagini si inseguono, l’urgenza autobiografica (narrazione di sé come materia artistica) spinge il racconto oltre la cronaca. Goldin mostra la vita com’è: intera, contraddittoria, luminosa anche quando brucia.
Sede
Pirelli HangarBicocca — Via Chiese 2, 20126 Milano
T. +39 02 6611 1573 · info@hangarbicocca.org
Date
Dall’11 ottobre 2025 al 15 febbraio 2026
Orari di apertura (mostre)
Gio–Dom 10:30–20:30 · Lun–Mer chiuso (ultimo ingresso un’ora prima della chiusura)
Ingresso
Gratuito. (Prenotazione online consigliata per fasce orarie fluide.)
Pagina ufficiale mostra: HangarBicocca — Nan Goldin
Orari e come raggiungerci: pirellihangarbicocca.org/orari-e-come-raggiungerci
Sulla riva del Canal Grande l’aria profuma di fornace: alla Collezione Peggy Guggenheim “Mani-Fattura: le ceramiche di Lucio Fontana” riscrive il mito dei tagli partendo dall’argilla. La mostra — prima monografica museale interamente dedicata alle ceramiche di Fontana, a cura della storica dell’arte Sharon Hecker — mette al centro la mano: impasta, graffia, lustrata (smalto metallico iridescente, ottenuto in seconda cottura), rompe e ricompone. Circa settanta opere, alcune mai esposte, ripercorrono decenni di pratiche: dall’Argentina degli anni Venti ai rientri in Italia, tra collaborazioni con ceramisti e architetti e una costellazione di soggetti che vanno da arlecchini e guerrieri a forme astratte incandescenti. Qui il Novecento è un forno aperto: la materia diventa luce, la luce diventa spazio. Hecker lo dice netto: «A lungo associata all’artigianato più che all’arte, oggi la ceramica di Fontana sta ricevendo una nuova attenzione» — ed è il punto da cui tutto riparte. In programma 11 ottobre 2025 – 2 marzo 2026, Dorsoduro 701.
Pochi ponti più in là, al Museo Fortuny, “Antonio Beato. Ritorno a Venezia” rimette a fuoco l’Egitto ottocentesco: templi, corsi d’acqua e rovine che la fotografia su carta albuminata trasforma in pelle sensibile. Le sale alte del palazzo — luce obliqua, legno che scricchiola — sono un diaframma naturale: la topografia del viaggio si fa architettura dello sguardo, tra vedute e dettagli, geografia e desiderio. Mostra 15 ottobre 2025 – 15 marzo 2026, a cura di MUVE. La sabbia sembra restare sospesa nell’aria, come polvere d’oro che non vuole posarsi.
Dalle terracotte smaltate alle superfici lustrate, Fontana usa la ceramica come banco prova di spazio e gesto: prima del taglio c’è la pressione del pollice, prima della fenditura la vibrazione del colore vetroso. È una scultura “viva”, che porta in dote calore, errori, improvvisi bagliori.
Sede
Collezione Peggy Guggenheim — Dorsoduro 701, 30123 Venezia · tel. +39 041 2405 411.
Date
11 ottobre 2025 – 2 marzo 2026.
Orari
Mer–Lun 10:00–18:00, martedì chiuso (ultimo ingresso 17:00).
Biglietti
Intero €16 · Ridotto €14 · Studenti €9 · Gratis: bambini ≤10 anni; persone con disabilità + accompagnatore. (Consigliato l’acquisto online con fascia oraria.)
→ Tariffe ufficiali: riduzioni e gratuità
→ Acquisto online: ticket.guggenheim-venice.it Collezione Peggy Guggenheim+1
Pagina mostra
Mani-Fattura: le ceramiche di Lucio Fontana — sito ufficiale.
Sede
Museo Fortuny — Campo San Beneto, San Marco 3780, 30124 Venezia.
Date
15 ottobre 2025 – 15 marzo 2026.
Orari
Apr–Ott 10:00–18:00 · Nov–Mar 10:00–17:00 · chiuso il martedì. (Ultimo ingresso 1h prima.)
Biglietti
Intero €10 · Ridotto €7,50 (6–14 anni; 15–25; over 65; e altre categorie sul sito).
→ Biglietti e categorie ridotte: fortuny.visitmuve.it/biglietti Museo Fortuny
Pagina mostra
Antonio Beato. Ritorno a Venezia — pagina ufficiale MUVE. Museo Fortuny
Nelle Sale Canoviane del Museo Correr la notte prende forma: “Karen LaMonte. Nocturnes” appare come una processione di abiti svuotati, cristallizzati in vetro (fusione a caldo di sabbia silicea), dove l’assenza diventa figura e la piega una mappa del respiro. La curatela di Chiara Squarcina ed Eraldo Mauro è un invito a leggere il corpo per sottrazione: il contenitore-vestito al posto del corpo, il blu che scivola in blu — tono su tono — fino a quella soglia in cui l’occhio smette di cercare la persona e comincia a vedere il tempo. La trasparenza, qui, non è neutra: è un diaframma emotivo che trattiene i segreti della sera. In programma dal 23 ottobre 2025 a febbraio 2026, primo piano, Sale Canoviane.
Poco distante, a Ca’ Rezzonico, “L’Album Cicognara” rimette insieme una costellazione di firme e amicizie: un liber amicorum (album di dediche e disegni tra artisti) che attraversa il neoclassicismo italiano come un quaderno di bordo. Fogli, segni, saluti: Camuccini, Bossi, il giovane Hayez e, in controluce, Canova. Non è un libro in teca: è un montaggio di sguardi, un coro di mani che scrivono l’una sull’altra. Mostra prevista 26 settembre 2025 – 12 gennaio 2026. La carta, qui, sa trattenere il calore delle relazioni.
Fra i vetri notturni di LaMonte e i fogli dell’Album Cicognara si disegna un’unica lezione: l’arte è editing. Le pieghe in vetro sono fotogrammi congelati; le firme del Settecento, una timeline di affetti e apprendistati. Cambiano i supporti, resta la tensione a dire l’invisibile.
Sede
Museo Correr — Piazza San Marco, Ala Napoleonica (San Marco 52) · T. +39 041 2405211.
Date
23 ottobre 2025 – febbraio 2026 (Dialoghi Canoviani, Sale Canoviane — primo piano).
Orari Museo
Tutti i giorni: 10:00–18:00 (1 apr–31 ott, ultimo ingresso 17:00) · 10:00–17:00 (1 nov–31 mar, ultimo ingresso 16:00).
Biglietti
La mostra è inclusa nel biglietto “I Musei di Piazza San Marco” (Palazzo Ducale + percorso integrato Correr/Archeologico/Marciana).
Pagina mostra
Dialoghi Canoviani — Karen LaMonte. Nocturnes (pagina ufficiale). Museo Correr
Come arrivare
Vaporetto: da Piazzale Roma Linea 1 (Vallaresso/San Zaccaria), Linea 2 (Giardinetti); 4.1/5.1 (San Zaccaria). Ingresso: Piazza San Marco, Ala Napoleonica. Museo Correr
Sede
Ca’ Rezzonico – Museo del Settecento Veneziano — Fondamenta Rezzonico, Dorsoduro 3136, Venezia.
Date
26 settembre 2025 – 12 gennaio 2026.
Orari Museo
10:00–18:00 (1 apr–31 ott, ultimo ingresso 17:00) · 10:00–17:00 (1 nov–31 mar, ultimo ingresso 16:00) · chiuso il martedì.
Biglietti
Intero €10 · Ridotto €7,50 (categorie sul sito).
→ Tariffe ufficiali: Biglietti Ca’ Rezzonico
→ Pagina mostra: “GUSTO NEOCLASSICO. L’Album Cicognara” — MUVE Ca' Rezzonico
A Mestre, al Centro Culturale Candiani, l’aria sa di inchiostro e acido: “Munch e la rivoluzione espressionista” mette in tensione grafica e coscienza. Si parte dal cuore di Ca’ Pesaro — quattro fogli di Edvard Munch eseguiti in puntasecca (incisione a bulino senza acido), acquatinta (morsura a macchie), acquaforte (morsura su rame) e litografia (stampa su pietra) — per allargare l’onda lunga del suo linguaggio lungo tutto il Novecento. In sala, la genealogia è esplicita: Ensor in maschera, Beckmann con 29 grafiche come lame, Dix e Rohlfs a fissare il punto, Guttuso a bruciare la carta; e poi il nostro Alberto Martini, l’incisore che scava le figure come una radiografia. La carta, qui, è una pelle che non dimentica. Mostra in programma 30 ottobre 2025 – 1 marzo 2026, Candiani, III piano.
Intanto, a Gallarate, il MA*GA orchestra “Kandinsky e l’Italia”: un ponte teso tra l’astrazione europea e la sua stagione italiana, dagli anni Trenta ai Cinquanta. Emma Zanella ed Elisabetta Barisoni costruiscono una retrospettiva ampia, nata in collaborazione con Ca’ Pesaro: accanto al maestro russo, passano Klee, Prampolini, Radice, Soldati, Vedova, con prestiti che ripercorrono la nascita dell’astratto e il suo lessico ancora vivo oggi. Il colore qui non decora: organizza il pensiero. In programma 30 novembre 2025 – 12 aprile 2026, Via Egidio De Magri 1.
Mestre offre la prova su carta: il segno di Munch come sismografo emotivo che rimbalza nel XX secolo. Gallarate restituisce la grammatica del colore: linee e campiture come note di una partitura mentale. Due mostre, un montaggio: dalla ferita del segno all’architettura dell’astrazione.
Sede
Centro Culturale Candiani, Piazzale Candiani 7, 30174 Mestre – Sale espositive, III piano.
Date
30 ottobre 2025 – 1 marzo 2026.
Orari e accesso
Gli orari del Candiani variano in base alle mostre: controlla gli aggiornamenti ufficiali nella sezione Orari prima della visita. (Eventuali aperture serali e modifiche sono comunicate da MUVE.)
Pagina mostra
Pagina ufficiale MUVE — Munch e la rivoluzione espressionista. muvemestre.visitmuve.it
Come arrivare
Dalla stazione Venezia–Mestre: bus Linea 2 (fermata ex Ospedale), poi a piedi fino a Piazzale Candiani. In auto: uscita Tangenziale Castellana, indicazioni Park Candiani. Info dettagliate: Come arrivare su MUVE Mestre.
Sede
Museo MA*GA, Via Egidio De Magri 1, 21013 Gallarate (VA) · T. +39 0331 706011.
Date
30 novembre 2025 – 12 aprile 2026.
Orari museo
Mar–Ven 10:00–18:00 · Sab–Dom 11:00–19:00 · Lun chiuso. Ultimo ingresso 1h prima.
Biglietti
Intero €7 · Ridotto €5 · Ridotto €4 (Carta Giovani Nazionale) · Gratuito per under 11, persone con disabilità + accompagnatore, soci ICOM e altre categorie. Prevendita consigliata su TicketOne.
Pagine ufficiali
Mostra — Kandinsky e l’Italia (MA*GA) · Visita / orari / prezzi (MA*GA).
Come arrivare
Treno Trenord (S5 Varese–Milano–Treviglio; Milano–Gallarate–Luino/Porto Ceresio), TILO S50/S30; in auto: Autostrada dei Laghi, uscita Gallarate; collegamenti bus per Gallarate–Malpensa–Castelnovate.
Perché sono luoghi-soglia: si entra diversi e si esce con un’idea più larga di sé. Perché tenere insieme Modigliani e l’Egitto di Beato, Goldin e la ceramica di Fontana, Munch e Kandinsky non è un esercizio di stile: è una bussola per attraversare un presente complesso con strumenti più affilati — la lente, l’orecchio, la pelle. Ogni sala è una prova generale del futuro.
Se vuoi pianificare il weekend lungo, valuta i pass museali: ad esempio, i carnet MUVE o i city pass veneziani aiutano a fluidificare ingressi e budget (consulta le politiche di biglietteria online; aggiungi il tuo UTM per tracciare).
Autunno è una parola che contiene “tono”: la città, in questi mesi, accorda la voce dell’arte con la nostra. Padova ragiona, Milano pulsa, Venezia rifrange: tre timbri che, insieme, fanno coro. Vai adesso, prima che l’inverno spenga la coda lunga della luce.
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16.8.2025