“Non ho mai incontrato un paio di jeans che non meritasse una seconda possibilità.”
E no, non lo dice solo Carrie Bradshaw nei miei pensieri più glamour.
Lo dico io, oggi, mentre passeggio per Via Condotti e mi accorgo che il 2025 ha un unico comandamento: Total Denim or Nothing.
Non è il solito ritorno ai jeans. È un’ode alla materia grezza che diventa lusso.
È l’arte di trasformare un tessuto da lavoro in dichiarazione di stile.
Questa primavera, il denim non è più solo il tuo alleato della domenica o il tuo ricordo d’infanzia scolorito: è il tuo vestito da sera, il tuo trench su misura, il tuo blazer
strutturato e il tuo accessorio più desiderato.
Maison come Balenciaga, Chloé, Bottega Veneta e persino Dior lo trattano come seta: denim lavato, vissuto, impreziosito da perle, cuciture a vista e silhouette che
sembrano scolpite nel corpo.
Il total look è d’obbligo: giacche, gonne, cappotti, pantaloni—purché sia denim, purché racconti una storia.
E il colore? Quest’anno si viaggia dal blu slavato nostalgico anni 2000 al nero carbone fino al denim grezzo giapponese.
Mixare diverse tonalità è non solo concesso, ma caldamente raccomandato.
E come potrebbe la donna Amei uscire di casa senza la borsa perfetta? Spoiler: non potrebbe.
Le borse in denim sono il nuovo oggetto del desiderio: non più accessori casual, ma vere e proprie sculture di stile.
Immaginate la Jackie 1961 di Gucci in denim slavato con profili in pelle cognac; oppure la nuova arrivata in casa Loewe, interamente in denim trapuntato, con cuciture
oro e manico rigido da collezione.
Non è finita: la Baguette di Fendi si veste di jeans strappato, mentre Prada reinventa il nylon… in versione denim.
Sì, hai capito bene: finto denim, vera moda.
Le più chic? Quelle in patchwork artigianale, realizzate con scarti di jeans d’archivio o tessuti upcycled: una dichiarazione estetica e sostenibile.
Ecco il mio mini-manifesto per portare il denim nel 2025 come una vera fashion insider:
Sì ai contrasti: abbina il tuo jeans scuro a una camicia denim chiarissima o viceversa
Accessori luxury: il denim regge il confronto con il metallo. Indossa gioielli in oro, occhiali maxi e scarpe a punta.
Struttura + morbidezza: giacca over + gonna a tubino in denim, oppure camicia morbida + pantaloni strutturati.
La borsa è protagonista: scegli un pezzo iconico in denim e fallo brillare con look monocromo.
Occhio al lavaggio: il denim slavato è cool, ma solo se bilanciato da una linea pulita. Evita strappi eccessivi.
Il jeans si allunga, si allarga e... sfiora l’asfalto. La versione più amata è il puddle jeans, fluido, over e iper-drammatico.
Gucci lo abbina a trench teatrali e top minimal, Acne Studios lo rende rock con giacche in pelle strutturata.
Ideale per chi vuole camminare come se stesse calcando la passerella di un sogno urbano.
Tailleur di jeans? Oui, madame. Le griffe come Bally, Ralph Lauren e Sacai ridisegnano il denim con pinces, orli svasati e linee da haute couture.
Il risultato è un pantalone raffinato che profuma di atelier ma si indossa come un capo da tutti i giorni.
Più lunghi degli shorts, più corti dei bermuda: i jorts (jeans shorts) si confermano capi chiave.
Etro li propone con blazer oversize e tacchi alti, ma puoi giocarli anche con mocassini e top retrò per un look papà-cool riletto al femminile.
Paillettes, cristalli, lavorazioni metalliche: il denim si fa couture.
Chanel lo impreziosisce con bagliori luminosi, Stella McCartney lo declina come un’armatura futurista.
E Schiaparelli? Lo trasforma in un capolavoro scultoreo da indossare con sfrontata grazia.
Il Canadian tuxedo è rinato, ma questa volta è chic, essenziale e iper moderno.
Sportmax lo propone in indaco scurissimo, Acne Studios in versione midi-chic, Diesel lo distrugge e lo reinventa con trattamenti graffiati.
Non è solo una gonna, è un’icona. Da Michael Kors è bon ton anni ’50, da Versace vibra di spirito anni ’70.
La midi skirt in denim è il capo che non sapevi ti servisse finché non lo provi: sensuale, comoda, sorprendentemente versatile.
Minimal, dritto, essenziale. È il jeans più democratico dell’anno.
Coach lo abbina a giacche corte anni ’90, Valentino lo nobilita con scollature e maxi fiocchi.
Il fit straight è la risposta equilibrata tra nostalgico e contemporaneo.
Non è solo street style: è una dichiarazione. Balenciaga osa con strappi netti, Coach preferisce tagli strategici.
C'è un retrogusto grunge che profuma di Kurt Cobain, ma rivisitato per una nuova era dove anche la ribellione ha il suo stile.
E in questa primavera 2025, chi sceglie il denim dice: sono libera, sicura, irrimediabilmente chic.
C’è qualcosa di straordinariamente romantico nel trasformare il quotidiano in straordinario, e il denim ci riesce con una nonchalance che altre stoffe possono solo sognare.
Come direbbe la mia cara amica Carrie (questa volta davvero):
“L’unico brand che devi davvero indossare è la tua personalità.”
E se oggi quella personalità è cucita in denim… be’, sei pronta per sfilare, anche solo tra le corsie del supermercato.
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E noi ci vediamo alla prossima!
15.5.2025