A cura di Cristiana Conti (@lamiavocescritta)
Siamo arrivati alla fine di questo viaggio: cinque tappe in cui ci siamo avventurati nella scrittura terapeutica, esplorando le proprie emozioni.
Scrivere in forma terapeutica non ha bisogno di regole. Non ha uno schema preciso, non pretende perfezione. Scrivere per sé è un gesto per fare spazio, dentro e fuori: uno spazio libero. È un modo per fare ordine, per ritrovarsi, e può aiutare a guarire.
In quest’ultima tappa, parliamo della scrittura come atto frammentato. Una scrittura a brandelli, ma proprio per questo ancora più autentica ed espressiva.
I collage sono fatti di ritagli: frasi o immagini sovrapposte che creano spunti per nuove intuizioni, dando forma a pensieri inconsci. Così è la scrittura terapeutica: unire i puntini che compongono parti di sé, per vedersi poi interi.
Un esercizio che puoi provare: ritaglia parole, frasi o immagini che ti colpiscono da giornali, riviste, volantini o vecchi libri. Non cercare un senso logico immediato: sarò l’istinto a guidarti. Poi incolla tutto su una pagina del tuo quaderno o diario e osserva cosa emerge. Puoi aggiungere appunti. È un modo per far dialogare l’inconscio.
La poesia: non occorre essere poeti, basta raccogliere i propri pensieri e dare loro una forma creativa che generi immagini evocative. Scrivere poesia è come trasformare il proprio dolore.
Un esercizio che puoi provare: prendi un qualsiasi testo esistente. Leggilo con calma e sottolinea solo le parole o frasi che ti colpiscono. Poi ricopia solo quelle parole su una nuova pagina, nell’ordine che scegli tu, e osserva che forma prende. Hai appena scritto una poesia. A volte non serve inventare tutto: basta ascoltare ciò che già esiste e dargli una nuova voce.
Gli appunti sono la scrittura di domani. Pensieri abbozzati, parole frammentate scritte su un taccuino o su un bordo di foglio qualunque. Nessuna pretesa, basta scrivere. Possono diventare la cornice di uno story telling. una mappa del nostro immaginario.
Un esercizio che puoi provare: ogni giorno, annota sulle note del telefono o dove preferisci una frase che senti tua, una parola che ti colpisce, un sogno che hai fatto. Dopo una settimana, rileggi tutto e prova a unirli in un breve testo: una riflessione, una pagina di diario o l’inizio di un racconto.
E infine, ci sono i silenzi. Sì, anche loro fanno parte del processo. Le pause, gli spazi bianchi, ciò che non si riesce a comunicare. Il silenzio è pieno, quando ci permette di respirare.
Un esercizio che puoi provare: lascia nel tuo quaderno o nel file dedicato alla scrittura alcune pagine volutamente bianche. In alto, scrivi solo la data. Non scrivere niente di più. Quelle pagine sono il tuo silenzio. Rispettale. Osserva cosa succede dentro di te quando scegli di non scrivere. Anche quel vuoto è un gesto narrativo.
Scrivere a brandelli significa anche creare qualcosa di incomprensibile all’inizio, ma che con il tempo acquista senso, restituendoci la vera essenza.
Questa rubrica si chiude qui, ma la scrittura che cura non finisce mai. Continua a scrivere, anche se ti sembra inutile, anche se spesso non ti va. Scrivi per ascoltarti, per guardarti con occhi nuovi, per tornare a te stesso.
Grazie per aver scritto con noi.
Per qualsiasi dubbio, riflessione o condivisione, puoi lasciare un commento nello spazio dedicato oppure scrivermi una mail alla mia casella di posta: lamiavocescritta@gmail.com
Mi farebbe davvero piacere sapere cosa ti ha lasciato questo percorso, quali emozioni hai attraversato, cosa hai scoperto (o riscoperto) di te attraverso la scrittura.
Questa è l’ultima tappa, ma non è un addio.
Le parole che hai incontrato in questo percorso non si chiudono tra queste righe: resteranno con te, pronte a riemergere quando avrai bisogno di ascoltarti. La scrittura che cura non finisce qui: è un seme che germoglia ogni volta che scegli di fermarti, respirare e dare voce a ciò che vive dentro.
Non importa se sarà un collage di appunti, una poesia improvvisata o un silenzio custodito: scrivere è un modo per dirsi “io ci sono”.
E finché ci sarai, anche queste pagine continueranno a esistere.
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6.8.2025